Non sempre serve cadere per cambiare. A volte basta ascoltarsi.
Ci sono momenti in cui si parla di seconde possibilità come se fossero riparazioni, come se servisse per forza un errore per giustificarle. Come se la vita dovesse per forza rompersi per poi poter essere aggiustata. Eppure, c’è una verità più sottile e forse più profonda: una seconda possibilità può presentarsi anche prima del disastro, come un’intuizione che arriva nel mezzo della quotidianità, silenziosa ma determinante.
Non è necessario aspettare il crollo, la sconfitta, la perdita. Ci sono giorni in cui ci si sveglia e, pur senza aver sbagliato niente di clamoroso, si sente che qualcosa nella rotta va aggiustato. Una voce interiore, quasi impercettibile, sussurra che è tempo di cambiare direzione. E quella voce, se ascoltata, può essere la vera seconda possibilità. Una che non nasce dalla caduta, ma dalla comprensione.
Chiunque può accorgersene. Magari guardando le proprie abitudini che si stanno facendo tossiche. Un modo di vivere che sembra innocuo, ma che nel tempo può diventare una gabbia. Oppure osservando gli altri e riconoscendo in loro errori che potrebbero essere anche i propri, se si continua su quella strada. È in quel momento, in quella lucidità improvvisa, che può accendersi la scintilla. Un’occasione non per tornare indietro, ma per evitare di doverlo desiderare in futuro.
A volte, è come se una parte di sé venisse dal domani. Non in senso letterale, ma emotivo. Come se quella versione futura di noi, che sa già dove porta una certa direzione, riuscisse a farsi sentire nel presente. E non serve una macchina del tempo per cambiare le cose, basta una scelta consapevole, fatta oggi. Quella è la seconda chance. Non un dono che arriva quando tutto è perduto, ma una possibilità che si manifesta nel riconoscere dove si è diretti, e decidere di rallentare, deviare, cambiare.
La vita è piena di sentieri che si biforcano senza fare rumore. Piccole decisioni, impercettibili all’esterno, ma fondamentali dentro. E in ognuno di quei bivi può nascondersi una seconda possibilità. Non sempre serve cadere per imparare. A volte, la vera saggezza è accorgersi in tempo. Agire prima che il rimpianto diventi protagonista.
Chi impara ad ascoltarsi, a leggere i segnali, a fermarsi anche solo per chiedersi dove sta andando… non sta rimandando la vita. La sta scegliendo. Con lucidità, con profondità. Con rispetto per sé e per il proprio percorso.
Sbagliare, certo, è umano. E quando accade, si può sempre rimediare. Ma forse, in certe occasioni, la più grande delle conquiste è capire che non si deve per forza sbagliare per meritarsi una rinascita. A volte, basta guardarsi dentro. E riconoscere che la seconda possibilità… è adesso.
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Frank Perna
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